Perlustrare il corpo per riconoscere tensioni e resistenze
accorgersi del respiro per intuire intimi e sinceri angoli di sé
Senza spingere né stringere, in questo approccio si lavora il corpo nello stare. Attraverso movimenti piccoli e sensibili si viene invitati alla scoperta di nuovi e inaspettati spazi nelle articolazioni così come tra sé e sé. Ponendo l’accento sul come piuttosto che sul cosa, ci si muove attraverso l’ascolto delle sensazioni imparando a lasciare da parte l’immagine che ci siamo fatti del nostro corpo.
Le tensioni profonde lasciano presa e si dischiude una prospettiva diversa, un fresco punto di vista da cui osservare se stessi e il mondo.
Questo approccio è adatto a chiunque abbia il desiderio di ascoltare.