Il contesto storico culturale

Africa. Questa sconfinata terra è ricca di una diversità culturale immensa, il cui patrimonio è racchiuso e manifesto nell’indissolubile legame artistico fra danza, musica e canto.

Con l’espressione danza africana o danza afro, in Occidente si fa riferimento a un insieme molto eterogeneo e vasto di espressioni coreutiche che hanno come denominatore comune la realtà territoriale identificata come Africa sub-sahariana e la loro indissolubile relazione con la musica e il canto.

Nelle comunità di tipo tradizionale, le danze costituiscono un sistema di riferimenti simbolici condiviso da tutti i membri, che permette loro di comunicare ed elaborare culturalmente i principali eventi della vita individuale e sociale. In molti casi non esiste una distinzione netta tra le categorie che generalmente consideriamo come teatro, danza e musica ma, al contrario, è presente una concezione che opera concretamente relazionando questi tre aspetti in un’unica performance.

La rilevanza sociale di questa visione fa sì che essi si iscrivano in una dimensione più ampia, che relaziona la tradizione orale alle pratiche rituali. Eventi sostanziali della vita come nascite, matrimoni, funerali ed eventi eccezionali collegati alle differenti realtà culturali africane sono sempre celebrati attraverso la danza.

La danza tradizionale in Africa nasce quindi da un contesto di condivisione collettiva, che esprime la vita della comunità.

In questo ambito, piuttosto che mettere l’accento sul talento individuale, i maestri cercano di esprimere e tramandare, attraverso l’apprendimento delle arti del movimento e del tamburo i desideri, i valori e la creatività collettivi. Il suono delle percussioni rappresenta un sistema di comunicazione non verbale tra il musicista e il danzatore. È proprio l’apparente naturalezza di queste performance a creare l’impressione di un dialogo estemporaneo nel quale si alternano momenti di improvvisazione in cui emergono le caratteristiche individuali dei maestri.

La casa degli Orichas

Gli Orichas sono le divinità/archetipo inscritte nel sistema sapienziale del raggruppamento etnico africano Yoruba. Questa tradizione spirituale, nel suo matrimonio mitologico e simbolico di danze, canti, leggende e musiche, si è radicata in altre terre come Cuba, Brasile e Haiti, sopravvivendo al fenomeno della colonizzazione forzata.

In seguito si è espansa in tutto il mondo in modo più dolce e naturale. Gli Orichas sono la natura e le sue funzioni che vivono e danzano all’interno di ogni essere umano. Si rendono manifesti e visibili attraverso la nostra forma prima, il nostro corpo, il tempio sacro sede dell’anima e veicolo dello spirito. Gli Orichas sono anche i suoni stessi della creazione, sono le parole, il canto dell’Universo, nell’insieme di ogni sua particolare voce.

Portano in sé le energie di ritmo, melodia, colore, numero. Segnano ogni individuo di natura nei regni minerale, vegetale e animale in quanto ogni individuo è parte e riflesso di un ordine cosmico, dove l’armonia è il frutto di una sottile e complessa rete di relazioni tra le differenti e specifiche forze.

Gli Orichas, le divinità/archetipo, evocano e descrivono le forze e gli elementi attraverso le loro specifiche caratteristiche nei diversi piani vibrazionali: fisico, emotivo, psichico, intuitivo, spirituale.

Sono l’insieme delle relazioni visibili e invisibili presenti e attive in tutta la creazione.

La pratica della danza degli Orichas

Ci impegniamo nella diffusione delle danze, canti e musiche tradizionali degli Orichas nella loro specifica accezione afrocubana, nel rispetto della divulgazione di tipo orale, indispensabile per comprendere non solo la tecnica e l’espressività, ma per cogliere i diversi aspetti all’interno di una visione più ampia e profonda. La danza perderebbe altrimenti il suo senso, risultando privata della sua straordinaria bellezza e complessità.

In virtù del suo intento, lo studio è rivolto a tutti coloro che si sentano richiamati a conoscere gli dèi dell’universo Yoruba nelle loro innumerevoli declinazioni. Gli archetipi divini ci parlano con un linguaggio che risuona in ogni angolo della natura, è un viaggio oltre limiti e confini prima di tutto in noi stessi. Come tale, è dunque accessibile non solo agli amanti o professionisti della danza, bensì a tutti gli amanti dell’arte come fonte di consapevolezza e armonia.

Cos’è la danza degli Orichas

La danza degli Orichas è:

  • Arte dell’essere
  • Un viaggio corporeo, emotivo e creativo
  • Meditazione in movimento
  • Una via sensoriale, percettiva, intuitiva
  • L’incontro con i nostri universi interiori, in una esperienza totalizzante e trasformativa

Questa pratica sottolinea l’importanza e la completezza del corpo come nostro strumento primo per eccellenza. Intelligenza e sapienza, estese ai campi non visibili dell’esistenza, contengono in sé tutte le chiavi capaci di aprire la porta di accesso alla consapevolezza. 

La ricerca valorizza altresì la relazione tra danza, musica e canto come l’insieme di un unico organismo dove le parti conversano tra loro alimentandosi l’una con l’altra attraverso una invisibile rete di connessioni. 

Il mondo degli Orichas è un universo intenso e affascinante, un grande strumento di conoscenza che invita ad un incontro con sè stessi. Richiede perciò attenzione e dedizione, un desiderio profondo di conoscenza che non costa solo la fatica di un allenamento tecnico e muscolare.

La danza delle divinità Yoruba permette di scoprire l’universo dei simboli, quel linguaggio che comunica senza mediazioni con la parte più profonda del nostro essere, al di là della ragione, di preconcetti e limiti. 

La danza, il canto, la musica degli Orichas, le divinità del panthéon Yoruba, sono l’incontro e la fusione della scienza con lo spirito, sono un viaggio alla ricerca delle verità nascoste.

Come si svolge la lezione

La lezione inizia quasi sempre sul posto, con un primo momento di riscaldamento corporeo e di respirazione. È una fase introspettiva, che favorisce il sentire e il contatto con il proprio essere interiore, nella ricerca di equilibrio, ascolto e centratura in relazione a sè stessi, gli altri e lo spazio.

La lezione prosegue con esercizi di tecnica e coordinazione in movimento, alternando fasi energetiche più intense a momenti di tranquillità. Si conclude con un momento di stretching e rilassamento. 

Nel percorso annuale si lavora sul consolidare la tecnica e l’esplorare i territori espressivi e creativi dell’improvvisazione e della coreografia. 

Il linguaggio corporeo utilizzato è l’insieme di diverse tecniche approfondite nell’arco della personale ricerca dell’insegnante, riferite alle tradizioni etniche afro mandinga e afrocubana.

L’attività è sostenuta da musiche di vari generi. Si privilegia il repertorio tradizionale, ma ci si avvale anche del prezioso silenzio.

Scioltezza, agilità, coordinazione, ritmo, gestione dell’energia, centratura, portamento ed eleganza, espressività e consapevolezza: per chi ha la costanza di porsi in ascolto e praticare con passione e spirito aperto, ecco alcuni fra i molteplici doni che questa pratica porta.

Vedi anche

Danza afro e afrocubana