In questo seminario ci occupiamo di come si possa stare con cura e meraviglia nel corpo per attingere alla qualità meditativa del linguaggio dell’odissi.
Attraverseremo i seguenti momenti:
invitare il corpo alla danza odissi: esplorare le possibilità di movimento del corpo attraverso un ascolto rinnovato
linee e curve in dinamica: studio delle unità di base e loro combinazioni in una prospettiva di svuotamento articolare ed equilibrio tra simmetria e asimmetria
piedi nel suolo e braccia nello spazio: trovare radicamento e leggerezza nella percussione del piede e spazialità nel movimento delle braccia
il dialogo tra danza e ritmo: imparare a non farsi incalzare dal ritmo esterno, appoggiarsi sul tempo e trovare il proprio respiro sulla partitura ritmica
perché danziamo? trovare la relazione con lo spazio e gli altri corpi danzanti perché la pratica non sia solo un affare privato, ma un dono da condividere
deporre il corpo dopo la danza: momento fondante della pratica per recuperare un corpo nutrito, non esausto. Perché le tensioni scorgano la via d’uscita e l’organismo inteso come complesso di corpo, soffio e cuore possa essere grato per quello che ha ricevuto.
A chi si rivolge
A persone con esperienza di danza interessate più alla percezione interna del movimento che alla sua immagine esterna
Sistemazione, pasti e spazi per la pratica
Si dorme nelle due Case Rondò, in stanze da 3 e 2 posti letto. I bagni sono in comune, è necessario portare i propri asciugamani.
I pasti sono preparati dalle partecipanti, accordandosi prima del seminario in modo che il tempo della cucina non sottragga tempo alla pratica.
La pratica si svolgerà in un grande salone con vetrata e in una radura con un muro longobardo, alberi e cielo.
Come arrivare
Il posto è Rondò, una frazione di Cumiana. Dove possibile ci si può organizzare con macchina in condivisione, in alternativa si arriva in treno a Piscina (prima di Pinerolo, linea SFM 2) e da lì c’è la possibilità di avere un passaggio.
Prenotazione entro il 13 maggio.