a cura di Dafne Carli
Ricordo quei momenti sospesi nel tempo in cui mi trovavo quasi ipnotizzata dalle mani e dai piedi delle mie compagne di studio indiane: guardavo le loro dita così definite, flessibili e “pulite”, i loro piedi così attenti allo spazio da non urtare mai nulla, e non mi capacitavo di come le estremità del corpo potessero racchiudere tanta espressività, precisione, grazia e senso dell’infinito.
Il lavoro proposto nasce da una personale ricerca sulle mani e sui piedi attraverso gli strumenti dello yoga e della danza indiana.
Hasta – si incontrerà la mano come unità di dita, palmo e articolazione del polso attraverso esercizi che stimolano sensibilità e flessibilità, per poi addentrarsi nei gesti delle mani utilizzati dalla danza indiana.
Pada – i piedi, esplorati dapprima come unità di dita, metatarso, tallone e caviglia, vengono poi scoperti come “ali del corpo” attraverso esercizi sul peso svolti nello stare e nel fluire di semplici camminate.
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